EDITORIALE - Due sconquassi a brevissima distanza: la strage di Nizza e il fallito colpo di stato in Turchia. Due tuoni, ma il più fragoroso è il primo: mentre infatti le vicende turche s’inseriscono in una “normale” logica di lotta per il potere, con colpi bassi, manovre dietro le quinte, epurazioni e naturalmente sangue, nel caso di Nizza siamo di fronte all’inspiegabile. Tanto inspiegabile che la maggior parte degli esperti di jihadismo ha esitato quasi un giorno prima di pronunciarsi, forse augurandosi segretamente che si trattasse di un gesto di un pazzo isolato che nessuno osasse far proprio. E invece, con qualche ora di ritardo, è arrivata la rivendicazione dello Stato Islamico. Continua a leggere