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Tra immigrazione e Islam. L’Europa si ripensa - Oasis Novembre 2016
Tra immigrazione e Islam. L’Europa si ripensa
Editoriale
L’Europa ha nel suo DNA la capacità di «integrare in sintesi sempre nuove le culture più diverse e senza apparente legame tra loro»
Michele Brignone
Crisi economica e fondamentalismi religiosi sono sintomi dell’incontro tra disperazione e rassegnazione. Se l’Europa cristiana ha insegnato a convivere a chi ora si combatte (e la combatte), la nuova Europa deve puntare al meticciato delle culture
Pierangelo Sequeri
L’economia del Paese mediorientale è al collasso e l’esodo di rifugiati porta a una tragica perdita di competenze e capitale umano che avrà un impatto sull’avvenire dell’intera regione. La crisi si iscrive sempre più in una cornice confessionale
Helen Makkas, Omar S. Dahi
La fascia sub-sahariana è una regione che raramente occupa le prime pagine dei giornali, ma rappresenta per l’Europa un’area di cruciale importanza per le questioni dell’immigrazione e della sicurezza
Emilio E. Manfredi
L’esilio di milioni di siriani ha portato alla creazione di insediamenti temporanei in tutto il Medio Oriente. Al loro interno si ricreano dinamiche di quartiere e villaggio, forme di commercio e scambio, che aiutano a tenere viva l’identità di un popolo.
Kamel Doraï
Sono molti i comportamenti sociali che si fondano sul principio della gratuità. Solo ripensando a partire da essi il concetto di proprietà privata ha senso impegnarsi in un progetto di ricostruzione economica tra Europa, coste africane e Medio Oriente.
Giulio Sapelli
Le incomprensioni tra musulmani e non-musulmani sono riconducibili a un «incontro complesso» di civiltà, in cui gli individui veicolano concezioni diverse dello spazio pubblico. È urgente rinegoziare un nuovo senso di appartenenza.
Brigitte Maréchal
Muhammad Ali «ha reso cool l’essere musulmano, senza che nessuno potesse mettere in dubbio la sua appartenenza» agli Stati Uniti. Come Ali rappresenta i migliori ideali dell’America, l’attentatore di Orlando ne rappresenta i peggiori
Amir Hussain
L’estremismo pone la questione della mancanza di ideali in un’Europa in cui le ideologie classiche non mobilitano più. La conversione dei giovani è dettata anche dallo scarso senso del sacro di un Cristianesimo eroso dalla secolarizzazione radicale
Farhad Khosrokhavar
La storia di questa zona di Bruxelles, da cui sono partiti i terroristi del novembre 2015 a Parigi, mostra che per contrastare il radicalismo servono anche nuove configurazioni socio-politiche e una leadership islamica formata e coraggiosa
Felice Dassetto
[L'articolo è contenuto in Oasis n. 24. Per leggere interamente i contenuti acquista una copia o abbonati]. Figura leggendaria di poeta-cavaliere di poco anteriore all’Islam, Hātim al-Tā’ī è proverbiale modello di generosità ospitale, non solo nella letteratura araba, ma in tutto il mondo islamico. Tra le moltissime...
Martino Diez
Dalla figura leggendaria di Hātim, poeta-cavaliere di poco anteriore all’Islam, menzionato anche dal Boccaccio e Goethe, ai detti del Profeta, l’accoglienza è eretta a chiave di volta del sistema etico islamico. E tuttavia l’Islam di questa ospitalità preciserà anche i limiti, con grande senso pratico: tre giorni, il primo con un banchetto speciale, gli altri due con un trattamento normale. «Dopo è carità».
Testi di Ibn Qutayba
[L'articolo è contenuto in Oasis n. 24. Per leggere interamente i contenuti acquista una copia o abbonati]. Scomodo per i progressisti, che pure a lui devono molto, scomodo per l’establishment, Jean Daniélou, gesuita francese, è stato senza dubbio uno dei maggiori teologi del ’900 e tra i padri del Vaticano II. Clas...
Claudio Monge op
Normalmente, il fuggiasco, l’errante, lo straniero, se lo si incontra, lo si uccide. E il capovolgimento avviene il giorno in cui, al contrario, lo si accoglie come un ospite e come un inviato da Dio. Questo capovolgimento, lo possiamo constatare in particolare all’interno delle due grandi civiltà che sono all’origine della nostra: la civiltà greca e la civiltà semitica.
Testi di Jean Daniélou
In Libano sono almeno 250mila i profughi tra i tre e 18 anni che non sono dietro i banchi. Si tratta della metà dei 500mila giovani registrati dalle Nazioni Unite. I numeri sono ancora più impressionanti se si considerano altri Paesi che nella regione ospitano i siriani; 800mila i rifugiati in età scolare in Turchia, di cui 500mila fuori dal sistema scolastico, 80mila i giovani siriani senza un’educazione in Giordania.
Rolla Scolari
Zygmunt Bauman, Stranieri alle porte, Laterza, Bari-Roma 2016 (ed. or. Strangers at Our Door, Polity, Cambridge 2016)
Giles Merritt, Slippery Slope. Europe’s Troubled Future, Oxford University Press 2016
Petter Nesser, Islamist Terrorism in Europe. A History, Hurst Publishers, London 2015
Fethi Benslama, Un furieux désir de sacrifice. Le surmusulman, Seuil, Paris 2016
Shadi Hamid, Islamic Exceptionalism. How the Struggle over Islam is Reshaping the World, St. Martin’s Press, New York 2016
[L'articolo è contenuto in Oasis n. 24. Per leggere interamente i contenuti acquista una copia o abbonati]. È bello che l’Italia sia in corsa per l’Oscar grazie a un film come Fuocoammare. Per molte ragioni. La prima e la più importante è riassunta in una battuta del medico protagonista del documentario, Pietro Bart...