STAR WARS: l'ascesa di Skywalker

LUOGO: USA 

ANNO: 2019

DURATA: 2h 22m

REGIA: J. J. Abrams

CAST: 
Adam Driver, Anthony Daniels, Billy Dee Williams, Carrie Fisher, Daisy Ridley, Domhnall Gleeson, Ian McDiarmid, John Boyega, Lupita Nyong'o, Mark Hamill, Oscar Isaac, Richard E. Grant

Kylo Ren, diventato Leader supremo del Primo Ordine dopo aver ucciso il malvagio mostro Snoke ed essere respinto dalla giovane Rey che si è rifiutata di seguirlo nella sua impresa, costringe le ultime forze della Resistenza a ripiegare sul pianeta desertico Crait, per inferire il colpo decisivo; tuttavia, gli eroici beniamini riescono a sfuggire alla sua morsa grazie al sacrificio di Luke Skywalker che, in un ultimo e glorioso atto da autentico maestro Jedi, ingaggia Kylo Ren in un simbolico duello per poi diventare tutt’uno con la Forza. Così finisce Gli ultimi Jedi, il superbo capitolo di Rian Johnson che ha fatto tanto discutere e scisso in due la comunità dei fan. Ebbene, L’ascesa di Skywalker non tradisce quanto fatto in precedenza, ma offre un nuovo livello interpretativo.

Dalla battaglia di Crait, Rey ha affinato le sue abilità come Jedi, grazie alla guida e agli insegnamenti di Leia, ma l’addestramento è interrotto dagli amici Finn e Poe Dameron che hanno urgente bisogno del suo aiuto per contrastare nuovamente il Primo Ordine e affrontare il ritorno di una vendicativa minaccia del passato. Nel frattempo, Kylo Ren, riforgiato il suo elmo, vede nella minaccia fantasma un pericolo all’integrità del Primo Ordine e, dopo lunghe ricerche, determinato a cercare l’origine della frattura che ha spaccato in due la sua anima, giunge furente alle lontane Regioni Ignote, in un luogo sinistro e tenebroso, rifugio di un misterioso vecchio incappucciato che si nasconde alla Galassia per tramare nell’ombra la sua decadenza.

Rey, Poe e Finn – finalmente li vediamo agire insieme – trasmettono una carica emotiva dirompente, alimentata dalla presenza dei mentori che, prima di loro, si sono battuti per riportare pace e giustizia in seno alla Galassia: l’intrepido Lando Calrissian (Billy Dee Williams, dopo trentasei anni, ritorna alla saga in gran forma), il saggio Luke Skywalker (Mark Hamill dà uno strepitoso apporto finale al personaggio) e la determinata Leia Organa (la compianta Carrie Fisher è riportata in vita, e resa immortale, grazie a immagini di archivio perfettamente inserite nel contesto: una magia che solo l’arte del cinema ha reso possibile). Tuttavia, l’attenzione è magnetizzata su un particolare personaggio che ritorna dalla morte per ostacolare i prodi eroi: l’Imperatore Palpatine (Ian McDiarmid offre l’interpretazione più malefica del personaggio), spietato architetto dell’oscuro disegno galattico e fulcro dell’intero poema lucasiano, muove i fatali fili psicologici di Rey e Kylo Ren che, legati nella Forza a formare una diade unica e formidabile, si confrontano nuovamente in profonde conversazioni a distanza e duelli mozzafiato, fatti di primitivi e violenti fendenti, coreograficamente intensi e spettacolari, per giungere al suo cospetto: un incontro che porta a un clamoroso scontro finale tra Bene e Male che sancisce, una volta per tutte, le sorti della Galassia.

La definizione di Kylo Ren (un fervente Adam Driver) giunge al suo apice, completando la sua bellissima caratterizzazione: uno dei migliori personaggi della saga e tra i migliori antagonisti di sempre; figlio di Han e Leia, diventato un agente del male, poiché vittima di un tremendo inganno, Ben Solo è l’esatta immagine speculare di Rey (Daisy Ridley), l’eroina stellare per antonomasia di cui, finalmente, sono disvelate la provenienza e la meta del suo viaggio.

La più grande saga cinematografica di tutti i tempi, creata da George Lucas nel 1977, giunge alla sua magnificente e commovente conclusione. J.J. Abrams, con chiarezza di pensiero e grande padronanza degli elementi starwarsiani, dirige e co-scrive, insieme a Chris Terrio, l’ultimo capitolo della storia della famiglia Skywalker. L’odissea spaziale generazionale per eccellenza trascende le solide fondamenta su cui si erge e, con poetiche liaison alle precedenti trilogie, giunge a uno stato di compiutezza non prevista. L’ascesa di Skywalker è il più impegnativo, complesso, rivoluzionario e controverso episodio della saga, con un primo atto densissimo di elementi e informazioni da metabolizzare, in preparazione al secondo, a dir poco frenetico, che spiana la rotta spaziale verso il gran finale che tinge di oscurità l’intero arco narrativo, per poi risplendere alla luce.

J.J. Abrams torna alla ricchezza visiva de Il risveglio delle Forza, allontanandosi dalle plumbee atmosfere de Gli ultimi Jedi, grazie alla sgargiante fotografia di Dan Mindel, satura di contrasti. Di insostituibile caratura artistica e passionale è il commento musicale del maestro John Williams che rinnova ulteriormente il repertorio con nuovi straordinari brani e riarrangia divinamente quelli storici.

L’ascesa di Skywalker viaggia a velocità iperluce, con un ritmo serratissimo, tenendo incollati allo schermo, scena dopo scena, in un crescendo di suspense e stupore generato da un uso sapiente di iperbolici twist narrativi e colpi di scena davvero appaganti. Il brillante J.J. Abrams, guidato dalla presenza spirituale di George Lucas, reinterpreta con coraggio, in maniera oltremodo affascinante, il concetto di Forza ed equilibrio e plasma il significato dell’intera saga. I protagonisti ascendono verso uno stato di rinnovata contezza spirituale, il loro passato è disvelato e il loro destino trova finalmente compimento, attraverso uscite di scena indimenticabili che concludono il dramma della famiglia Skywalker, di portata galattica, fondato sul valore dell’amicizia: anima cristallina di magnifiche guerre stellari ed epiche avventure, nella Galassia lontana lontana.

Alessandro Pin

www.sentieridelcinema.it

 

 

 

 A cura di:

BEPPE MUSICCO, giornalista cinematografico e critico. Cofondatore e attuale presidente dell’associazione culturale Sentieri del Cinema ( www.sentieridelcinema.it  ). Autore di libri di cinema, consigliere di amministrazione della Fondazione Cineteca di Milano.

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