MATERIALI PER L'INSEGNAMENTO - FILM
GLI OCEANI SONO I VERI CONTINENTI, regia di Tommaso Santambrogio, a cura di S. Radice
GLI OCEANI SONO I VERI CONTINENTI
Cuba, Italia 2023,
119'
Regia: Tommaso Santambrogio
Con Alain Alfonso Gonzales, Alexander Diego, Edith Ibarra, Frank Ernesto Lam, Milagros Llanes Martinez
Gli oceani sono i veri continenti (presentato alla Biennale Cinema di Venezia nell’ambito delle Giornate degli autori) è ambientato a Cuba, nella cittadina di Sant’Antonio De Los Baños. I giovani attori Alex e Edith, l’anziana Milagros e i bambini Frank e Alain vivono la loro vita, fatta di piccoli gesti quotidiani, racconti del passato e sogni di futuro.
Interessantissimo e non banale esordio alla regia del regista italiano Tommaso Santambrogio, che porta sullo schermo un film che è lo sviluppo del corto omonimo girato nel 2019 e incentrato sulle vite di Alex ed Edith. Quello che colpisce lo spettatore fin dall’inizio è l’ambientazione. Il racconto si svolge a Sant’Antonio De Los Baños, una località dell’entroterra cubano, dove il tempo sembra essersi fermato. Un paese povero e polveroso in cui si percepisce l’umidità stagnante e che è scosso da violente piogge tropicali. Siamo lontanissimi, quindi, dalla Cuba turistica e da cartolina.
Gli oceani sono i veri continenti è un film triste e malinconico sul quale aleggia lo spettro della perdita e della separazione. La perdita è quella di Milagros (Milagros Llanes Martinez) che vive nel ricordo nostalgico del marito morto nella guerra civile angolana (1975 – 2002, che vide anche la partecipazione di milizie cubane) e che, con un rito cui non riesce a rinunciare, continua periodicamente ad aspettare in stazione. Sono molto toccanti le lettere dal fronte che l’anziana donna legge e che le ricordano il grande amore della sua vita, perso ma non dimenticato. Ma la perdita è anche quella di Alex (Alexander Diego) che non accetta il fatto che Edith (Edith Ibarra) parta per andare in Italia, rinunciando a quel poco che San Antonio offre e probabilmente rinunciando all’amore che li lega. In questa Cuba tutto è lento e limaccioso. Anche i sogni sembrano non realizzarsi, come quelli di Frank (Frank Ernesto Lam) e Alain (Alain Alfonso Gonzales) che vorrebbero diventare giocatori di baseball negli Stati Uniti ma si sa che non ce la faranno, anche perché Frank dovrà partire con la sua famiglia, lasciando il Paese. Perdita, separazione, sogni infranti sono anche un messaggio politico per un Paese in cui i sogni rivoluzionari si sono persi da tempo. Un Paese in decadenza come si vede simbolicamente anche nella scena in cui Alex e Edith entrano in un cinema diroccato e fatiscente, emblema di una grandezza passata.
Il ritmo del racconto è lento e può risultare ostico ma quando si entra nella storia, si viene avvolti dal racconto e dalle atmosfere rese benissimo dalla scelta del bianco e nero. Gli oceani sono i veri continenti (il titolo è il verso di una poesia che Edith scrive ad Alex come dedica) può ricordare sicuramente Roma di Alfonso Cuaron e alcuni film del regista filippino Lav Diaz che è lo scopritore del talento di Tommaso Santambrogio, avendogli prodotto il corto da cui è originato il film.
Stefano Radice
www.sentieridelcinema.it
A cura di:
STEFANO RADICE è giornalista professionista. Si occupa di cinema dagli anni 90, scrivendo per il quindicinale specializzato Box Office, di cui è stato fino a pochi anni fa anche caporedattore. Attualmente è nel direttivo di Sentieri del Cinema e collabora con testate online di informazione cinematografica.