LA ROSA BIANCA DI SOPHIE

Autore: Giuseppe Assandri

Editore: Narrativa San Paolo ragazzi 2020 - € 15,00 – Epub € 9,99

Pagine 160

Target: da 13 anni

 

«Noi non taceremo, noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza; la Rosa Bianca non vi darà pace».

Maggio 1942. Col cuore colmo di trepidazione e di attesa, una giovane donna giunge alla stazione ferroviaria di Monaco di Baviera. Deve ricongiungersi col fratello Hans e cominciare gli studi universitari, in biologia e filosofia. La tiepida primavera è offuscata da plumbei messaggi di morte: croci uncinate, scritte inneggianti a Hitler. Da quasi tre anni è in corso la seconda guerra mondiale. Sophie Scholl è il nome della ragazza: Hans le presenta i suoi amici; Sophie capta alcune frasi misteriose: “Bisognerebbe fare qualcosa prima o poi”, “Resistenza”. E’ il punto di svolta della sua vita.

Comincia così il romanzo biografico di Giuseppe Assandri “La rosa bianca di Sophie”: da qui in poi si svilupperà in modo cronologico un lungo “flashback”, per condurci nelle tappe della vita di questa ragazza, icona della Resistenza al nazismo. Nata nel 1921 a Forchtenberg, in Svevia, quarta di sei figli di una famiglia ricca di valori educativi e religiosi, Sophie aveva vissuto un’infanzia favolosa, piena di avventure e di feste, di giochi e di libri, sviluppando una precoce sensibilità per le ingiustizie. Amore per la natura e per la patria crescevano in lei armoniosamente, finché nel 1929 la famiglia Scholl aveva dovuto trasferirsi a Ulm, al seguito del padre. Nella Germania travagliata dalla crisi del primo dopoguerra si faceva largo il Partito Nazionalsocialista, che si autodefiniva “unica speranza per il popolo tedesco”. Anche Inge, Hans e Sophie Scholl si erano lasciati affascinare dal clima di esaltazione e dalle promesse del nazismo: entrati nelle organizzazioni giovanili naziste, riportavano a casa gli slogan della martellante propaganda, scontrandosi duramente con il padre che li metteva in guardia dalle menzogne nascoste sotto gli altisonanti proclami. Ma campeggi, sfilate e raduni di massa sembravano poter riempire la vita di questi ragazzi desiderosi di un futuro radioso. Finché pian piano delle crepe si erano manifestate in questo edificio: Hans si era scontrato con i propri capi ed era stato degradato; il rapporto conflittuale con gli Ebrei insinuava un profondo disagio in Sophie; si facevano strada anche altre organizzazioni giovanili alternative alla Hitlerjugend. Nel frattempo Sophie aveva conosciuto un giovane militare, Fritz Hartnagel, di cui si era innamorata. E la Gestapo aveva cominciato a far visita alla famiglia Scholl. L’entusiasmo di Sophie per il nazismo si era molto affievolito; cominciava a conoscere nuovi amici che le aprivano prospettive diverse. Soffiavano ormai i venti di guerra: i giovani dovevano mettere a disposizione dei servizi obbligatori, e Sophie non sfuggì a questa dura incombenza. Terminati gli impegni, Sophie partì per Monaco: alla festa del suo ventunesimo compleanno c’erano i nuovi amici di Hans: Christoph, Alex, Traute, il professor Huber… In questa cerchia si manifestava spesso una presa di distanza dal nazismo, mentre la guerra con il bombardamento di Colonia si faceva sempre più tragicamente vicina. Finché a giugno comparvero improvvisamente dei fogli ciclostilati firmati “Volantini della Rosa Bianca”, in cui si denunciavano le menzogne del regime, e si invitavano i Tedeschi a resistere, a opporsi. Sophie parlando con Hans scoprì ben presto l’origine di questi volantini, e si coinvolse nel gruppo della Rosa Bianca. Dopo un periodo di forzato silenzio, dovuto ai nuovi obblighi di servizio bellico, durante il quale Sophie era tornata a Ulm in tempo per assistere alla condanna del padre Robert a quattro mesi di carcere, il gruppo della Rosa Bianca aveva ripreso ed ampliato la propria attività di volantinaggio clandestino. Il quinto volantino si intitolava “Appello a tutti i Tedeschi”, fu firmato “Movimento di resistenza in Germania”, e fu diffuso in centinaia di copie con grande rischio dei giovani resistenti. Il 3 febbraio 1943 giunse la notizia della sconfitta tedesca a Stalingrado; i giovani della Rosa Bianca colmi di speranza prepararono il sesto volantino; ormai però la Gestapo, preoccupata per questo movimento di opposizione, era sulle loro tracce. Il gruppo decise che alcune migliaia di volantini sarebbero stati distribuiti all’Università di Monaco, e Sophie con Hans si assunse questo incarico. Il 18 febbraio i due fratelli furono arrestati e incarcerati. Dopo sfibranti interrogatori Sophie, Hans e Christoph Probst furono condannati a morte per alto tradimento, cospirazione e sostegno al nemico. “Tra pochi minuti ci rivedremo nell’eternità”: queste le loro ultime parole.   

“Alle forze contrarie/mai piegarsi” (J. W. Goethe) -“Bisogna avere uno spirito duro e un cuore tenero!”  (J. Maritain)

Questi due motti, ritrovati nel Diario di Sophie Scholl, sono un po’ il programma e l’emblema della sua breve vita, spesa generosamente, insieme agli altri amici della “Rosa Bianca”, per un grande ideale. Nel tempo la sua figura luminosa di ragazza normale, entusiasta della vita, della natura e della bellezza, ha acquistato un rilievo sempre più imponente, tanto che un suo busto marmoreo è stato collocato nel tempio Walhalla di Regensburg insieme a quelli dei grandi personaggi della storia tedesca. Non è esagerato paragonarla alla giovane Anna Frank; Sophie scelse consapevolmente e coraggiosamente di sacrificarsi per la libertà. Giuseppe Assandri, qui alla sua prima opera per ragazzi,  ha lavorato a lungo come insegnante e dirigente scolastico e dal 2004 al 2007 ha diretto l’Ufficio Scuola presso il Consolato di Dortmund. Nella sua esperienza tedesca si è imbattuto nella figura di Sophie restandone affascinato. Il suo romanzo è frutto di un’accuratissima ricerca storica e documentaria sull’esperienza della “Rosa Bianca” e della sua eroina più famosa. Ne è risultata un’opera dallo stile chiaro, sciolto, che poco concede alle ricostruzioni fantasiose, ripercorrendo fedelmente le tappe di vita della giovane Sophie, e arrestandosi solo sulla soglia della truce esecuzione. Il romanzo, accompagnato da una appendice storico-cronologica e da una galleria fotografica, potrà essere un utilissimo strumento di lavoro didattico per la “Giornata della Memoria”, insieme al film “La Rosa Bianca – Sophie Scholl”, diretto nel 2005 da Marc Rothemund e vincitore al Festival di Berlino dell’Orso d’argento per il miglior film e la migliore attrice (Julia Jentsch). 

 


A cura di:           

Enrico Leonardi.  Ha insegnato Lettere nella Scuola Media di Inzago (MI) per 37 anni, è in pensione dal 2007. Sposato, con due figlie, ha partecipato alla Equipe di D’Ambrosio/Mocchetti/Mazzeo con  altri numerosi amici per una trentina d’anni; insieme hanno pubblicato le Antologie “Introduzione alla realtà”, “Nuova introduzione alla realtà” e “Oltre la siepe” e il Corso di Geografia “Terra dei popoli” sempre con l’Ed. La Scuola. Fa parte del Centro Culturale “J. H. Newman” di Cernusco s/N. e del Gruppo Medie di “Stand By Me”.

 

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