Mio fratello rincorre i dinosauri

AUTORE: Giacomo Mazzariol

EDIZIONI: Einaudi

TARGET: dagli 11 anni

Il 23 marzo 2015, Giornata mondiale della Sindrome di Down, il ‘corto’ The Simple Interview esce su YouTube e subito ottiene un’infinità di visualizzazioni. La faccia di Giovanni, il ragazzino protagonista, finisce sulle prime pagine dei giornali, come accade per certi vip.

Il nostro libro, scritto dal regista ‘fratellone’ di Giovanni, vede la luce un anno dopo il video, ma in un certo senso ne racconta il prima, la genesi: la storia di un bambino, annunciato come “speciale” (nell’immaginario dell’autore, che allora aveva cinque anni, ciò significava “supereroe”!) e rivelatosi poi tanto diverso dalle attese, privo di superpoteri, eppure capace di cambiare e arricchire la vita di chiunque lo accosti.

Ci vorranno dodici anni perché l’autore, Giacomo, impari a vedere davvero il fratellino, Gio, ad entrare nel suo mondo  e a sua volta a fargli spazio nel proprio, e a crescere insieme a lui.  Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più recita il sottotitolo: in realtà, più che dell’uno E dell’altro, il libro è la storia di un rapporto, di un legame che diventa essenziale per la fisionomia di ciascuno dei due. Un romanzo autobiografico a due voci, si potrebbe dire, perché Giacomo non può raccontarsi se non dal di dentro del mondo di Giovanni.

Quello che vorrei fare io – dice l’autore - è portare chi legge dentro il mondo di Giovanni:se noi lo apprezziamo perché riesce a fare determinate cose – come mi pare sia l’approccio dei media oggi con le persone down – restiamo nel nostro mondo; quello che invece manca è portare le persone dentro un mondo diverso, in cui l’amore o il successo sono un’altra cosa”: il libro riesce bene in questo intento, anche coi più giovani. Il lettore infatti s’identifica fin dall’inizio con l’autore/narratore/protagonista, nell’iniziale attesa trepidante del fratello ‘speciale’, poi nella delusione di fronte alla realtà così diversa dalle aspettative, delusione che si fa sconcerto, rifiuto e addirittura vergogna per il fratellino, al punto da nasconderne l’esistenza ai compagni delle medie. Giacomo dovrà attraversare l’adolescenza, e portarci con lui in questo cammino nell’universo di Giovanni, per capire che l’idea iniziale di un fratello super non era poi tanto sbagliata: così nella narrazione della quotidianità di Gio – tanti piccoli e grandi fatti e gesti – impariamo a calarci nei suoi panni, a comprenderne pensieri e decisioni, a condividerne emozioni e sentimenti.

La vitalità di Giovanni è davvero trascinante, così come la lettura del libro, che si divora d’un fiato, quattordici anni in pochi capitoli, in un vivace alternarsi di situazioni dialoghi riflessioni, dove una pagina tira l’altra avvincendo anche gli alunni generalmente più refrattari alla lettura; girata l’ultima pagina, moriranno anche loro dalla voglia di vedere davvero Gio e Giacomo nel ‘corto’ nato quasi per gioco dallo straordinario legame tra questi due fratelli.  

Ecco un libro che sa sorprendere, per quanto riesce a coinvolgere i giovani lettori , ad emozionare, far sorridere, spesso davvero divertire, ed anche a far riflettere. Un prezioso alleato per un insegnante se, dopo averlo letto, qualche alunno“ regalerà ad un altro Giovanni un sorriso anziché uno sguardo storto” (o una battutaccia, aggiungiamo noi): l’incontro con Gio e Giacomo sa demolire tanti pregiudizi, sa avvicinare chi, per ignoranza o superficialità o semplicemente per conformismo, magari abbiamo lasciato ai margini. Per l’autore, questo risultato “sarà già tantissimo”, come confessava al momento della pubblicazione; a distanza di tre anni, il successo del libro (dal quale è stato tratto un film, in uscita a settembre 2019)  è andato probabilmente anche al di là delle sue aspettative.


A cura di:           

LAURA BELLAVITE è nata a Milano nel 1955. Qui laureata alla Cattolica, poi insegnante di lettere nella secondaria di I grado – per quindici anni nell’hinterland milanese, a Quarto Oggiaro, poi in zona Fiera-Sempione – attualmente , da ‘pensionata’, continua l’impegno in ambito educativo/didattico come volontaria presso la onlus PORTOFRANCO, centro di aiuto allo studio rivolto a studenti delle superiori. Collabora altresì con un doposcuola parrocchiale e nella gestione della Biblioteca nell’istituto statale in cui ha insegnato fino al 2017.

                          

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