BERLINO 1936. LA STORIA DI LUZ LONG E JESSE OWENS

di Giuseppe Assandri

Editore: San Paolo Ragazzi 2023 - €14,00

Pagine:  192

Target: da 11 anni

 

“Fu Luz che mi consentì di arrivare alla vittoria, guardò al di là del colore della pelle. Vide ciò che rappresentavo come uomo, senza domandare di più” (Jesse Owens)

Le Olimpiadi di Berlino 1936

I Giochi olimpici dell’età moderna rappresentano da sempre un tentativo di fratellanza e di unità planetaria, cementate dalle gare sportive. Quelli di Berlino del 1936 nelle intenzioni del Führer Adolf  Hitler dovevano essere un monumento spettacolare alla modernità ed efficienza del Terzo Reich tedesco, subordinate alla gloriosa supremazia della “Razza ariana”. Essi però sono passati alla storia per le grandiose prestazioni del nero americano James Cleveland Owens, Jesse Owens, che vinse quattro medaglie d’oro in diverse prove di atletica. Giuseppe Assandri, rinomato autore di libri per ragazzi (per inciso, questo romanzo ha ottenuto il Premio Selezione Bancarellino, ed è stato Finalista del Premio Minerva Letteratura per ragazzi) ed esperto della realtà tedesca accetta la sfida di raccontare questa storia emozionante.

Berlino 1° agosto 1936

Siamo subito catapultati “in medias res”; è la cerimonia inaugurale dell’XI Olimpiade, trasmessa per la prima volta anche in televisione. Nel tripudio di fiori e bandiere si incrociano per un attimo il nero dell’Alabama, Jesse Owens, e Carl Ludwig Hermann Long, detto Luz, l’uomo di punta dell’atletica tedesca. Alto, biondo, occhi azzurri: il perfetto rappresentante della razza ariana. Le loro storie si intrecceranno inestricabilmente con uno sviluppo del tutto imprevedibile: ne nascerà un’amicizia inaspettata, che determinerà anche i loro destini. Gemelli di anno di nascita (del 1913), il primo di Oakville, il secondo di Lipsia, entrambi campioni di salto in lungo.

Vite parallele

Con felice scelta quasi cinematografica, Assandri ripercorre a ritroso le vite dei due protagonisti, in un lunghissimo flash back in montaggio parallelo. I capitoli sono scanditi da una impostazione  spazio/temporale; prendiamo il via dal quinto compleanno di Luz (Germania 1918), in cui facciamo la conoscenza della sua armoniosa famiglia borghese; subito dopo siamo trasportati in Alabama (Stati Uniti 1918), al quinto compleanno di Jesse Owens, ultimo di dieci figli di una famiglia di mezzadri di colore, duramente impegnati nel lavoro dei campi. Siamo nel periodo tra le due guerre mondiali, e le varie vicende della Grande Storia si intrecciano con le vicissitudini delle piccole storie.

Jesse Owens: infanzia e giovinezza (1923-1931)

Non è facile la vita di Jesse: tuttavia, pur nella povertà della sua famiglia, egli vive con gratitudine nel suo contesto famigliare e nella comunità battista di Oakland. Dopo un’operazione fatta in casa per asportargli una ciste dal petto, rischia di morire dissanguato, ma le preghiere del padre lo scampano miracolosamente dalla morte. Jesse si fa notare per la sua agilità nella corsa e per la sua determinazione nel seguire un corso di studi. La difficile situazione economica spinge gli Owens a trasferirsi a Cleveland, in Ohio, in cerca di lavori meno precari. Nella nuova scuola Jesse incontra Charles Riley, che lo prenderà sotto la sua protezione facendogli da allenatore e quasi da secondo padre. Un giorno egli torna a casa trafelato e tremante: ha visto degli uomini incappucciati con delle croci di fuoco. Sono i membri del Ku Klux Klan, gli spiega la mamma. Così, dopo aver sperimentato sulla sua pelle l’apartheid, Jesse viene a conoscenza del crudele razzismo di organizzazioni segrete degli USA. Nel frattempo si innamora di una compagna di scuola, Minnie Ruth Solomon, che poi sposerà.

 Luz Long: una carriera sportiva predestinata (1922-1930)

La Germania ha perso la guerra, e l’euforia della pace ha presto lasciato posto ad agitazioni, scontri e disordini. Luz vive tranquillo nella sua bella famiglia, che si è trasferita a Probstheida, nella casa di campagna. Con la frequenza al Gymnasium, Luz comincia a praticare sport, ed entra nel gruppo dei boy scout. I suoi promettenti risultati nelle discipline atletiche lo inducono a chiedere al padre di trasformare il prato della casa di campagna in un piccolo stadio domestico, palestra a cielo aperto. Mentre i risultati scolastici lasciano a desiderare, i successi sportivi, seguiti da un esperto allenatore, Gigi Richter, si fanno sempre più convincenti. La crisi del ’29 e la presa di potere del Führer segnano profondamente la vita delle persone; anche lo sport viene considerato una leva potente di consenso.

Verso le Olimpiadi  di Berlino

Negli USA, Jesse batte record su record tanto che viene soprannominato “l’uomo più  veloce del mondo”; a sua volta Luz diventa l’uomo di punta della nazionale tedesca di atletica. Entrambi si stanno preparando per l’appuntamento più atteso: le Olimpiadi. Ma un evento inatteso rischia di mandare tutto a monte: la politica razzista e antisemita della Germania suscita un vasto movimento che chiede di boicottare le Olimpiadi. Frenetiche consultazioni del Comitato olimpico con i vertici del Reich riescono a risolvere la grave questione; con un sospiro di sollievo si annuncia che non vi sarà boicottaggio. Agosto 1936: ecco il momento fatidico.

Il rischio di un epilogo drammatico

Jesse Owens, soprannominato “pantera nera”, “freccia nera”, “fulmine nero”, riceve a Berlino la visita di Adi Dassler, che gli regala un paio di scarpette di nuova concezione (saranno poi chiamate “Adidas”). Vince la gara dei 100 metri. Hitler fa sapere che non si congratulerà pubblicamente con i vincitori, per non dover umiliare la tanto ricercata supremazia della razza ariana. Owens e Long non si sono ancora incontrati; Luz ha affermato: “Lotterò con lui duramente, ma non lo considero il mio nemico”. Eccoli sulla pedana del salto in lungo. Tre prove per qualificarsi; Owens sbaglia con due “nulli” i primi due salti. Il momento è drammatico; ma Luz fa cenno a Jesse e gli appoggia un fazzoletto bianco prima della fatidica linea inviolabile. Al terzo tentativo, Jesse ottiene la qualificazione, e in un crescendo di salti alternati con Luz vince la medaglia d’oro. Quattro ne ha vinte, è una leggenda dello sport mondiale. La sera i due campioni, che si erano abbracciati sul prato dell’Olympiastadion, si incontrano al villaggio olimpico, e consolidano la loro amicizia promettendo di ritrovarsi di nuovo.

Tristi eventi

Mentre sul mondo si addensano le nubi dell’imminente seconda guerra mondiale, Jesse, accolto dapprima trionfalmente in patria ma poi declassato a penose esibizioni da fenomeno da baraccone, deve guadagnarsi da vivere, e viene quindi espulso dalla Unione atleti dilettanti. Riesce a trovare poi una dignitosa sistemazione, e racconta a Luz in lunghe lettere la propria odissea. Anche Luz deve affrontare circostanze difficili: si sposa, conclude gli studi ma nel 1943 viene inviato in Sicilia con il contingente tedesco che si oppone allo sbarco americano. Ferito a una gamba, muore dissanguato. Jesse morirà di tumore nel 1980. Il libro, che è basato su un’accurata ricerca storica e documentaria,  si conclude con un’ampia documentazione sui riconoscimenti attribuiti ai due atleti dopo la loro morte.   

Per un utilizzo didattico

La storia, scritta in un linguaggio semplice e limpido, presenta una vasta gamma di tematiche degne di approfondimento a vari livelli: dalla vicenda di un’amicizia al di là del colore della pelle (e quindi al tema del razzismo, dell’accoglienza, dell’integrazione) alla riflessione sulla guerra e sulle sue conseguenze, al valore dello sport e al significato delle Olimpiadi. Connessioni pluridisciplinari saranno possibili con la storia del Novecento. Vi è anche (accessibile su Youtube) un breve film, Freunde, di Lavinia Zammataro, che racconta la storia dei due atleti.

 


A cura di:           

Enrico Leonardi.  Ha insegnato Lettere nella Scuola Media di Inzago (MI) per 37 anni, è in pensione dal 2007. Sposato, con due figlie, ha partecipato alla Equipe di D’Ambrosio/Mocchetti/Mazzeo con  altri numerosi amici per una trentina d’anni; insieme hanno pubblicato le Antologie “Introduzione alla realtà”, “Nuova introduzione alla realtà” e “Oltre la siepe” e il Corso di Geografia “Terra dei popoli” sempre con l’Ed. La Scuola. Fa parte del Centro Culturale “J. H. Newman” di Cernusco s/N. e del Gruppo Medie di “Stand By Me”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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