OUTLIER. ANOMALIA

Autore: Luca Botturi

Editore: Bolis  2022 - € 14,00

Pagine: 144

Target: da 13 anni

 

“Ognuno abbia ciò che desidera, e desideri ciò che ha” (Motto del Dipartimento del Benessere Sociale dell’Urbe)

“Questo ci fa diventare outlier: essere noi stessi” (Mara Coves)

L’Urbe: il nostro futuro?

Lo scenario della vicenda è l’Urbe: una gigantesca megalopoli di 52 milioni di abitanti racchiusi in uno spazio concentrico diviso in due settori: il sopra, riservato a 20 milioni di privilegiati, e il sotto, dove lavorano gli uomini comuni, assegnati ai servizi indispensabili al funzionamento dell’immensa città. Siamo in un futuro non definito, riconoscibile rispetto alla nostra epoca, ma enormemente progredito sul piano tecnologico: ci sono voli interplanetari, macchine solari, microclimi programmati, ma soprattutto iperconnessioni: ogni abitante del sopra è collegato con dispositivi che lo rendono un cyborg, identificabile e tracciabile in ogni momento.

Il protagonista è Andres Santiago, un giovane neolaureato in statistica che ha da poco vinto un concorso per entrare al DBS: il Dipartimento di Controllo del Benessere Sociale che sovrintende (con modalità per nulla trasparenti) alla soddisfazione dei cittadini. Andrea prende contatto con Bintah e Markus, i suoi superiori al DBS, ed esprime dapprima una entusiastica adesione al programma dei responsabili dell’Urbe: garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni e quindi la pace sociale. L’Urbe infatti non conosce guerre da tempi immemorabili.

Outlier e trend

Bintah e Markus manifestano una stima incondizionata per Andres, anche se gli ricordano le ferree regole del DBS: totale discrezione e segretezza, nessun coinvolgimento personale. Andres è stato assegnato alla Sezione “Outlier” (il nome che dà il titolo al romanzo): il termine, ripreso dalla Statistica, indica elementi anomali, che non si lasciano ricondurre alle regole generali, quindi potenzialmente pericolosi per l’ordine dell’Urbe. Essi non sono inquadrabili in gruppi omogenei al loro interno, chiamati trend: ogni individuo che fa parte di un trend non costituisce una minaccia. Compito di Andres è monitorare gli outlier, tentare di inserirli in un trend o, in caso di insuccesso, affidarli alla Squadra Operativa, comandata da Xavi.

Il Parco degli Eroi

Andres, che era rimasto otto anni lontano dall’Urbe, riprende contatto con i luoghi della sua fanciullezza, in particolare col Parco degli Eroi; lì, tra personaggi stravaganti ed emarginati, ritrova suo padre che lo accoglie con messaggi inquietanti: “Stai in guardia” e “Tutti siamo in pericolo”. Andres, dopo essere scampato miracolosamente a un attentato dei “Sottosopra” (terroristi tollerati dal DBS perché controllabili) conosce Caesar: un originale uomo delle pulizie che lo prende in simpatia e gli procura clandestinamente degli accessi alle segretissime Liste degli Outlier condannati alla eliminazione. Con raccapriccio Andres vi scopre il nome di suo padre e quello di Mara Coves.

Mara Coves

Mara era stata negli anni degli studi liceali una vecchia fiamma di Andres; vedere il suo nome negli elenchi degli Outlier scatena in lui una serie di ricordi e gli pone delle domande drammatiche. Quando infatti il lavoro di monitoraggio degli Outlier entra in conflitto con i propri rapporti personali, bisogna decidere a che cosa dare la precedenza: tradire gli amici o ingannare i propri capi al DBS? Dapprima Andres tenta di far passare i propri incontri con Mara (che ha ripreso rintracciandola con i meccanismi delle nuove tecnologie) come un monitoraggio di lavoro; ma poi Mara, che è consapevole di essere spiata, lo induce a fare dei passi molto rischiosi. Lo invita infatti a una misteriosa casa, luogo di raduno di Outlier irriducibili. Andres dapprima accetta, ma poi esita e si spaventa, sottraendosi all’appuntamento.  

La scoperta del gioco e la decisione estrema

Nel frattempo Andres viene richiamato da Bintah e Markus, che lo hanno costantemente controllato; deve subire una serie di traumi scioccanti, che lo pongono in una crisi irreversibile, finché giunge a una decisione estrema. Il romanzo ha un finale aperto; restano insoluti numerosi misteri. “Outlier” infatti è il primo romanzo di una trilogia di fantascienza: anche se gli episodi successivi (“Bootleg. Non autorizzato” e “Flaw. Difetto”) non sono legati strettamente alla vicenda di Andres Santiago, vi è comunque un “fil rouge”: l’Urbe e la casa, riferimento dei ribelli che non vogliono essere schiavi del sistema.

Utopia e distopia: l’Urbe è il nostro presente?

Luca Botturi, alla sua prima prova come romanziere, è professore in Media in educazione presso il Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana a Locarno; esperto di Intelligenza artificiale, ha una conoscenza “dall’interno” del mondo distopico che descrive. Per scrivere una buona distopia infatti bisogna conoscere a fondo i meccanismi del pensiero utopico; e Botturi li penetra con acutezza smascherandoli spietatamente. Le situazioni descritte sono di estrema attualità e dipingono un mondo che prefigura già gli sviluppi del nostro presente.  

Lo stile del romanzo è agile e scorrevole, ricco di metafore sorprendenti; il racconto in prima persona consente di accompagnare l’evoluzione del protagonista con incursioni nei suoi pensieri più intimi.

Una geniale applicazione didattica

Che “Outlier” riguardi il nostro presente è apparso evidente agli studenti della Classe Terza A della Scuola secondaria di primo grado “V. Bachelet” di Cernusco sul Naviglio. Guidati dalla prof.ssa Chiara Fenucci, essi sono partiti dall’osservazione di un ragazzo: “Anche noi ragazzi della Generazione Z siamo come i contadini del Settecento, schiavi delle macchine. Anche noi dovremmo rompere i cellulari e gettarli a terra”. La lettura del romanzo “Outlier”, l’incontro con l’Autore e la visione del film “The giver” (nel quale pure si racconta di una società distopica) hanno fornito ricchezza di materiali per una riflessione sui “nuovi luddisti” (ribelli alla schiavitù tecnologica). La partecipazione al Concorso “Opera prima” dal titolo “Il futuro che sono – Desideri, timori e aspettative per la persona che diventerò” ha concluso l’itinerario didattico. Per maggiori particolari ci si può collegare al link https://aurorabachelet.it/laquilone/


A cura di:           

Enrico LeonardiHa insegnato Lettere nella Scuola Media di Inzago (MI) per 37 anni, è in pensione dal 2007. Sposato, con due figlie, ha partecipato alla Equipe di D’Ambrosio/Mocchetti/Mazzeo con  altri numerosi amici per una trentina d’anni; insieme hanno pubblicato le Antologie “Introduzione alla realtà”, “Nuova introduzione alla realtà” e “Oltre la siepe” e il Corso di Geografia “Terra dei popoli” sempre con l’Ed. La Scuola. Fa parte del Centro Culturale “J. H. Newman” di Cernusco s/N. e del Gruppo Medie di “Stand By Me”

 

 

 

 

 

 

 

 

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